EDUCAZIONE ALLA MUSICA (Propedeutica Musicale) 3-4-5 ANNI
Il mondo dei suoni rappresenta per il bambino fin dalla tenera età un’opportunità straordinaria di ascoltare sé stesso e il mondo sonoro che lo circonda stimolando in maniera straordinaria la propria creatività personale e facilitando il rapporto relazionale con gli altri. Nel percorso formativo di ogni individuo la Musica rappresenta un elemento basilare per sviluppare al meglio concentrazione, memoria, spazialità e temporalità, disciplina, responsabilità, rispetto e tolleranza, caratteristiche che formeranno l’uomo equilibrato del domani.
L’età prescolare è certamente l’età più adeguata per istruire nel migliore dei modi l’orecchio melodico-ritmico e armonico attraverso l’uso consapevole della voce e dell’intonazione.
Il gioco, il movimento del corpo, il disegno, il canto, e le metodologie consolidate nel tempo grazie ad uno studio affrontato con un approccio divertente creano nel bambino emozioni straordinarie.
Molti studi hanno dimostrato come il mondo dei suoni possa aiutare il bambino a sviluppare la sua intelligenza.
Il docente ha la responsabilità di formare gli individui del domani attraverso l’interpretazione di metodologie innovative e coinvolgenti quali il metodo Dalcroze, Willems, Bassi, Orff e Kodaly.
PROPEDEUTICA MUSICALE
E AVVIAMENTO ALLO STUDIO DI UNO STRUMENTO 5-7 ANNI
Livello 1 – Bambini di 5 anni (la durata di una lezione corrisponde a 45 minuti) Obiettivi: – Imparare a riconoscere la mano destra e la mano sinistra; – Conoscere la differenza tra i suoni e i silenzi (e le rispettive durate), tra il forte e il piano (con i suoni forti e i suoni deboli) mediante l’utilizzo di sequenze ritmiche, mostrate inizialmente dal docente, da eseguire prima con il corpo e di conseguenza con lo strumento; – Essere in grado di manipolare i suoni e di inventare nuove sequenze ritmiche; -Sperimentare, con la voce, la vibrazione dei suoni alti e i suoni bassi nel proprio corpo; – Imparare e riconoscere durante l’ascolto i suoni acuti e i gravi eseguiti sullo strumento; – Riconoscere durante l’ascolto le differenze tra l’intensità dei suoni (forte/piano) e l’altezza (acuto/grave); – Indicare la linea del suono generatore e la posizione dei suoni su un foglio durante l’ascolto; – Comprendere il concetto di verticalità riferita alla traiettoria e spazialità degli intervalli musicali dopo aver individuato la corretta posizione dei suoni; – Cercare i suoni sullo strumento e percepire gli intervalli musicali; – Imparare e approfondire il ritmo anche grazie al dialogo sonoro, una tecnica basata sull’improvvisazione da svolgere insieme al docente e da realizzare anche con lo strumentario Orff; – Conoscere in modo graduale le sette note e il rapporto grafema/suono; – Sperimentare, mediante la narrazione, la fusione e la fluenza, la struttura di un brano musicale; – Imparare brevi sequenze melodiche grazie all’imitazione (e di conseguenza apprendere in modo naturale la postura ); – Padroneggiare i primi spostamenti sullo strumento e apprendere con consapevolezza il movimento delle dita evitando l’utilizzo della diteggiatura (imparando in primo luogo la lettura nella chiave di violino e solo successivamente, dopo aver automatizzato la prima lettura, la chiave di basso per i pianisti).
-Livello 2 – Bambini di 6 anni (la durata di una lezione corrisponde a 45 minuti) Obiettivi: Consolidamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze già acquisite; – Apprendere il significato di timbro e il concetto di durata; – Riconoscere, mediante l’ascolto, la differenza di ampiezza tra un intervallo e un altro abbinandola a un vissuto propriocettivo del movimento corporeo; – Approfondire il ritmo improvvisando in tempo reale, mentre il docente esegue un brano scelto insieme al discente, con uno strumento a percussione di facile utilizzo (strumentario Orff); – Riconoscere durante l’ascolto il rallentando/accelerando e il piano/forte; – Comprendere nella pratica la differenza tra suono e silenzio; – Introdurre il concetto di diteggiatura; – Approfondire la lettura nella chiave di violino, nella chiave di basso e la posizione delle note sulle linee e negli spazi; – Svolgere esercizi da cantare ad orecchio e suonare sul pianoforte; – Leggere ed eseguire brani semplici e ottenere l’autonomia delle mani; – Essere in grado di leggere brevi melodie e sequenze ritmiche a prima vista; – Eseguire i primi esercizi relativi alla tecnica strumentale per migliorare la flessibilità.
-Livello 3 – Bambini di 7 anni (la durata di una lezione corrisponde a 45 minuti) Obiettivi: Consolidamento, approfondimento e sviluppo delle conoscenze già acquisite; – Scoprire le proprie attitudini, valutando la maggior capacità della memoria, per mezzo di precipui esercizi relativi all’ascolto (ripetere una sequenza di suoni eseguita dall’insegnante; ripetere il primo e l’ultimo dei suoni prodotti – con lo strumento o con la voce– e ripetere gli ultimi due suoni – fino a un massimo di quattro – delle melodie somministrate); – Imparare a ripetere “a specchio”, con la voce o con lo strumento musicale, un gruppo di due (e, di conseguenza, di tre e di quattro) suoni proposti dal docente; – Apprendere l’architettura della scala diatonica mediante l’ascolto; – Migliorare l’attenzione fasica e lo sviluppo dell’attenzione sostenuta; – Introdurre il concetto di pulsazione e approfondire il ritmo nella pratica e nella teoria; – Apprendere il concetto di misura; – Approfondire i valori delle note; – Conoscere gli argomenti relativi al tempo/metro; – Imparare i segni di alterazione; – Potenziare il passaggio del pollice; – Acquisire il concetto di scala musicale e, in particolare, imparare inizialmente le scale maggiori, limitandosi a un’ottava; – Imparare la sequenza dei diesis e dei bemolli; – Acquisire il concetto di tonalità; – Conoscere il punto, le legature e i segni di dinamica; – Apprendere i segni di articolazione (legato/staccato); – Comprendere il concetto di agogica (lento/veloce); – Imparare a mettere in pratica il metodo di studio appreso durante le lezioni insieme al docente.
CORSO AMATORIALE
E’ un corso della durata annuale che offre la possibilità di avvicinarsi al mondo della musica per la prima volta.
E’ aperto a tutti coloro che sentono la necessità di esprimere sé stessi attraverso l’arte dei suoni, guidati da esperti docenti professionisti che amano fortemente l’affascinante mondo della didattica musicale e sono pertanto capaci di coinvolgere con entusiasmo attraverso la loro passione per la musica.
I programmi didattici sono ritagliati in base alle esigenze dell’allievo e verteranno sull’approccio alla tecnica pianistica integrandola con basi teoriche in primis e successivamente con l’applicazione pratica su brani di repertorio di vario genere.
NON VI SONO ESAMI DI PASSAGGIO DA SOSTENERE.
Alla fine dell’anno verrà rilasciato un attestato di frequenza e l’allievo, in accordo con il docente, deciderà se rinnovare il corso amatoriale o passare al percorso professionale.
CORSO PROFESSIONALE CLASSICO
Si tratta di un percorso didattico allineato con le riforme dei Conservatori ed improntato al raggiungimento di obiettivi didattici specifici.
E’ aperto a tutti coloro che vorranno approfondire e migliorare il loro bagaglio tecnico e musicale acquisito, al fine di conseguire le certificazioni ed eventualmente l’ammissione presso i Conservatori di Stato.
I programmi avranno come obiettivo principale il raggiungimento di un livello professionale sempre più alto e prevedranno l’integrazione con materie complementari.
Fondamentale sarà la partecipazione attiva da parte dell’allievo alle attività concertistiche culturali promosse dalla AMAJ, come esperienza formativa del proprio
cammino artistico-didattico.
POP, ROCK, JAZZ
Nel corso del triennio, l’allievo raggiunge un livello sempre più professionale che potrebbe portarlo a lavorare nel mondo musicale. Fondamentale in un percorso di questo tipo è acquisire la consapevolezza che costruirsi una carriera in maniera sempre più competitiva vuol dire affrontare non solo problematiche riguardanti il proprio strumento, ma anche formarsi attraverso il “fare musica insieme”. L’obiettivo è acquisire competenze specifiche riguardanti la teoria, l’armonia, la struttura dei brani, l’educazione all’orecchio, l’improvvisazione, le trascrizioni e gli arrangiamenti, imparando lo studio del repertorio dello strumento.
Importante sarà anche acquisire adeguate competenze circa l’informatica musicale; attraverso la “Produzione Musicale” l’allievo si muoverà con sicurezza sulle tecniche di produzione con sequencer per realizzare demo professionali oggi sempre più richiesti.
Per ottenere una formazione sempre più completa si consigliano i seguenti corsi integrativi:
Pianoforte complementare
Canto per strumentisti
Comportamenti sul palco
Pronuncia inglese
Sono obbligatori gli esami di passaggio di livello così come le partecipazioni attive alle attività concertistiche e culturali promosse dall’AMAJ nel percorso musicale-artistico intrapreso che rappresentano tappe importanti se non addirittura fondamentali per la completezza della formazione musicale che si vuole raggiungere.